Venezia 77 si realizza materialmente anche senza il red carpet con il pubblico. Il rilancio cinema mondiale è qui e si reinventa al Lido di Venezia. Il direttore Alberto Barbera ed il presidente Roberto Ciccutto della 77^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sono sorridenti e felici. Non esiste la giuria perfetta ma si può riflettere sul come costruirla, un concetto importante nella scelta dei films richiede anche una varietà e una sintesi di espressioni visive e sonore ampia, globale. Forse altre voci più meritevoli e nascoste meritavano il Leone d’Oro. Per Normaland si partecipa ad un film in stile occidentale. La regista Cloè Zhao sceglie un tono minimalista per narrare la vita di una donna sessantenne perennemente alla ricerca di un lavoro che sceglie un camper come abitazione (per sempre) vivendo per strada incontrandosi con i suoi simili dialogando solidarmente. Tratto dal libro di J. Bruder. Nella giuria c’è Nicola Lagioia, autore della rivista Minima Moralia direttore del Salone del Libro di Torino, Cate Blanchett si rivolge quotidianamente a lui oltre a tutti i componenti, questo atteggiamento è comunque criticato. Alla fine la giuria si esprime all’unanimità con la splendida attrice australiana per Normaland. Fuori concorso una “fiction of competition non fiction” cioè una conversazione intima tra Denis Hopper (Eaesy Ride) e Orson Welles. Storica battuta tra i due: “il regista o è un Dio o è un mago ma guardiamo con animo aperto alla bellezza in ogni occasione” sorprendente una scena del film Sportin’ Life, di Abel Ferrara (fuori concorso) che mostra una statua di Padre Pio in un fondale marino, circondato da alcuni subacquei. La fruizione di questo formidabile Santo è vista come esempio in quanto è voce fuori dal coro e osteggiato dalla chiesa ufficiale portò le stigmate e fu deriso, agli attori ma anche a tanta gente di ogni tipo e genere diede consigli. E ora mi collego a Fellini e alla “Dolce Vita”. Proprio a questo amatissimo Santo di Pietralcina si rivolse Peppino Amato. Ora il (nipote di Bud Spencer) Giuseppe Perdersoli porta a Venezia … La verità sulla dolce vita. Qui è documentato il momento, in cui proprio il produttore e regista Peppino Amato vede una luce nel copione per cui si rivolge al Santo che gli offre le sue preghiere e …..il film, uscito a Cannes, sconvolge ogni regola prestabilita; il copione, inoltre, porta i cognomi di Fellini, Pinelli, Flaiano e Rondi. Vorrei ora parlare di Conte Paolo naturalmente! A 83 anni, su questo avvocato di Asti G. Verdelli ha presentato un fantastico docufilm che vi sorprenderà. Si potrà vedere nelle sale il 28/29/30 settembre. Non è pensabile quanta forza e magia nasconda la nostra terra di Romagna nel film di Elisabetta Sgarbi  “Extra liscio – Punk da balera; la regista era emozionatissima nel rivelarcelo. Le due coppe Volpi sono andate a Vanessa Kirbi, attrice britannica (famosa per la serie Crown in cui interpreta la sorella della regina Sky) per il film Pieces of a woman, film amato e prodotto da Martin Scorsese; a Pierfrancesco Favino come miglior attore per il film Padrenostro del regista Claudio Noce.

Giuliana Pini

La stessa rassegna fotografica a cura di Corrado Corradi in formato SFERA

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