Ferruccio Gard – Emozioni cromatiche

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Ferruccio Gard
Emozioni cromatiche, ricerca n. 703, 1998

acrilici su tela, cm 70 x 70

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Descrizione

Ferruccio Gard
Emozioni cromatiche, ricerca n. 703, 1998

acrilici su tela, cm 70 x 70

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Di origini valdostane (Chatillon), Ferruccio Gard è nato nel 1940 a Vestignè (To), vicino ad Ivrea, città della Olivetti, l’azienda divenuta famosa in tutto il mondo grazie a un grande imprenditore innovativo e illuminato quale Adriano Olivetti. Ed è stata proprio la Olivetti a far conoscere in Italia l’arte programmata e cinetica con le prime mostre, allestite nel 1962 nel negozio di Milano e successivamente a Venezia, curate da Umberto Eco.

Dopo iniziali periodi figurativi, fra figure umane geometrizzate e surrealismo, Gard ha abbracciato nel 1969 l’arte neocostruttivista, programmata e cinetica, tenendo le prime mostre personali e collettive ad Aosta, Saint Vincent e Torino.

Nel 1974 il primo riconoscimento di rilevanza nazionale con l’invito alla XII Quadriennale della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, a quei tempi la più importante mostra d’arte italiana dopo la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma.

Venezia.
Nel 1973 Gard si trasferisce definitivamente a Venezia, dove apre il suo atelier di lavoro nell’isola del Lido. Determinante per il suo percorso artistico è l’incontro con il famoso critico d’arte Giuseppe Marchiori, fondatore a Venezia, nel 1946, dello storico “Fronte Nuovo delle Arti”( Emilio Vedova, Renato Birolli, Ennio Morlotti, Armando Pizzinato, Giuseppe Santomaso, Alfredo Viani). Marchiori, primo entusiasta estimatore di Gard fra i grandi critici e storici d’arte italiani, lo incoraggia a proseguire la sua ricerca nell’ambito dell’arte neocostruttivista, programmata e cinetica.

Dagli anni Settanta Gard intensifica così le sue partecipazioni a mostre nazionali e internazionali di tendenza, con molti dei più noti esponenti dell’optical art da, fra gli altri, Julio Le Parc, Satoru Sato, Jesus-Rafael Soto, Horacio Garcia Rossi e Victor Simonetti agli italiani Bruno Munari, Getulio Alviani, Alberto Biasi, Gianni Colombo, Carmelo Cappello, Edoer Agostini, Franco Costalonga e Walter Valentini.

Altri principali riconoscimenti.

Nel 1981 Ferruccio Gard è stato fra i “Segnalati Bolaffi”, gli artisti italiani giudicati emergenti da una prestigiosa giuria di critici e storici dell’arte presieduta da Giulio Carlo Argan.

Nel 1982 l’invito alla sua prima Biennale di Venezia, nella Sezione internazionale giovani “Aperto82/Spazio”.

Nel 1986 la partecipazione alla 42. Biennale Internazionale Arti Visive di VeneziaArte e Scienza”, Sezione storica “ Il colore”. Nello stesso anno l’invito alla XI Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, Sezione “Arte come Visitazione dei Linguaggi Astratto Informali”.

Complessivamente Gard ha partecipato a sei Biennali di Venezia (‘82, ’86, ’95, 2007, 2009, 2011).

Nel 2011, è stato fra gli artisti che hanno rappresentato ufficialmente l’Italia alla 54. Biennale di Venezia, invitato dal curatore Vittorio Sgarbi (su segnalazione del poeta e scrittore Paolo Ruffilli) al Padiglione Nazionale Italia, all’Arsenale di Venezia.

Sempre alla 54. Biennale Gard ha inoltre partecipato alla mostra “ Cracked Culture? The for Identity

in Contemporary Chinese Art”, “ Special comparison fra 13 noti esponenti della nuova arte cinese e due artisti veneziani, a cura del Guangdong Museum of Art di Guangzhou.

Principali mostre di tendenza dal 1980.

1980: Parigi, Grand Palais, Salon D’Automne, Sezione “ Grands et jeunes d’aujourd’hui ».

1981: Vicenza, Basilica Palladiana: “ Nel luogo di Palladio, aperto tra costruttivismo e optical”, a cura di Bruno D’Amore e Giorgio Segato.

Vienna, Kunstlerhaus: “ Die geometrie und Ihhre Zeichen”.

Marostica(Vicenza), Castello medioevale:” Evo Medio Art”, Biennale internazionale d’arte programmata e cinetica, a cura di Giorgio Segato.

Padova, Galleria La Chiocciola: “ Aperto tra costruttivismo e optical. Omaggio a Umbro Apollonio”.

San Martino di Lupari (Padova): “ VI Biennale d’arte contemporanea. Poli di ricerca geometrica

1971-1981(Omaggio a Umbro Apollonio), a cura di Edoer Agostini e Giorgio Segato.

1982: Aosta, Regione Autonoma Valle d’Aosta, Tour Fromage-Theatre Romain:” Costruttività”, a cura di Filiberto Menna.

Brescia, Galleria Sincron:” Arte concreta internazionale”.

1983: Belluno, Palazzo Crepadona e Museo Civico:” Linguaggio e comportamento della ragione. La op art

in Italia”, a cura di Giorgio Cortenova, Gabriella Cecchini e Giorgio Segato.

Cesena, Galleria civica d’arte moderna, Palazzo del Ridotto: “ Arte concreta”, a cura di Bruno Munari.

1984: San Martino di Lupari (Pd), Museo civico “ Umbro Apollonio”:” Arte programmata e costruttivista”, a cura di Bruno D’Amore e Giorgio Segato.

1985: Venezia Mestre, Centro Verifica 8 + 1: “ Arte programmata e cinetica internazionale”.

1989: Biennale di Venezia, ASAC, Archivio Storico d’Arte Contemporanea, Ca’ Corner della Regina:

Arte programmata e cinetica. Mostra omaggio a Umbro Apollonio”.

Marostica (VI), Castello Medioevale: ”5° Biennale d’arte Moderna e Contemporanea. Educazione

estetica e arte”, a cura di Attilio Marcolli, Giorgio Segato e Alberto Veca.

1990: Milano, Arte Struktura: “ Il costruttivismo europeo”.

1992: Milano, “ I venti anni di Arte Struktura”.

1993: Vallauris(Francia), Fondation Sicard-Iperti:” Color/Action”, a cura di Michel Gaudet.

1998: Portogruaro (Venezia), Galleria comunale d’arte moderna “Ai Molini”:” I segni e i colori della geometria”,  a cura di Diego Collavini.

2003:Trissino (Vicenza):“L’occhio in gioco. Opere tra percezione e optical”, a cura di Luca Massimo Barbero.

Milano: MiArt, Studio Valmore: “ Arte cinetica internazionale”.

2005: Milano, “ Arte programmata e cinetica 100×100 per Arte Struktura”.

Milano, MiArt, Studio Valmore:” Arte programmata e cinetica internazionale”.

2008: Praga, National Art Gallery, International Triennale of Contemporary Art: “ Movement as a message”, mostra internazionale d’arte programmata e cinetica, a cura di Giovanna Barbero, Giovanni Granzotto, Olga Uhrovà, Jirì Valoch, Tomàs Vcek.

Mel (Belluno), Palazzo delle Contesse: “ Alberto Biasi e l’occhio a Nordest”, a cura di Antonella Alban e Giovanni Granzotto.

2011: Treviso, Museo di Santa Caterina:” Arte Scienza Progetto Colore”, a cura di Elsa Dezuanni, Giovanni Granzotto e Ennio Pouchard.

2012: Roma, GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna: “ Arte Programmata e Cinetica. Anni Sessanta, Anni Settanta, da Munari, a Biasi, Colombo e…”, a cura di Giovanni Granzotto e Mariastella Margozzi.

2013: Buenos Aires, MACBA, Museo di Arte Contemporanea di Buenos Aires: “ Percezione e Illusione: Arte Programmata e Cinetica Italiana”, a cura di Giovanni Granzotto e Micol Di Veroli.

2014: La Plata (Argentina), MACLA, Museo di Arte Contemporanea Latinoamericano: “ Percezione e

illusione: Arte Programmata e Cinetica Italiana anni ’60 e ‘70”, a cura di Giovanni Granzotto e Micol Di Veroli.

Vittorio Veneto (Treviso), Palazzo Todesco: “ La percezione creativa a Nordest, collezionare arte

optical e programmata”, a cura di Giovanni Granzotto e Dino Marangon.

Astrattismo.

Fra le mostre di tendenza relative all’arte astratta, nel 1988 è stato invitato alla mostra più importante sinora realizzata sull’astrattismo italiano: “ Astratta, Secessioni Astratte in Italia dal dopoguerra al 1990

a cura di Giorgio Cortenova e Filiberto Menna (Verona, Galleria Comunale d’Arte Moderna Achille Forti;

Milano, Palazzo della Permanente; Darmstad, Kunsthalle; Frankfurt, Buchmesse). Rinascimento italiano.

Gard ha tenuto oltre 150 mostre personali in tutto il mondo, da Pechino e New York a Bruxelles, Praga, Salisburgo e Lienz (Austria), Remagen e Saarlouis (Germania) e Còrdoba, Salta, San Juan e Rio Cuarto(Argentina), a Venezia, Roma, Firenze, Torino, Milano, Aosta, Ivrea, Padova, Vicenza, Treviso e Bergamo.

Gli sono state dedicate mostre personali anche in alcuni “templi” del Rinascimento Italiano, dalla Casa del Mantegna (Mantova) e la Casa di Giorgione (Castelfranco Veneto), alla Basilica Palladiana (Vicenza) e la Loggetta Lombardesca (Ravenna).

Critica.

Dopo Giuseppe Marchiori, il suo primo grande estimatore, sono stati molti i critici, gli artisti, i poeti e gli scrittori di fama nazionale e internazionale che hanno scritto o parlato dell’arte di Ferruccio Gard. Nell’aprile del 2014 l’editore Peruzzo ha pubblicato un prestigioso e ponderoso catalogo che ricostruisce i 45 anni di attività artistica di Ferruccio Gard. Il volume, con presentazione di Luca Beatrice e Wassilij Kandinskij (incontrato a Bogotà da Bruno D’Amore, per la serie “ Le interviste impossibili”),

è arricchito da una vastissima antologia critica, che annovera  i nomi di Jorge Amado, Giulio Carlo Argan, Renato Barilli, Luca Massimo Barbero, Achille Bonito Oliva, Massimo Cacciari, Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Giorgio Cortenova, Floriano De Santi, Piero Dorazio, Giovanni Granzotto, Giuseppe Marchiori, Filiberto Menna, Carlo Arturo Quintavalle, Pierre Restany, Paolo Ruffilli, Vittorio Sgarbi, Alberto Veca, Virgilio Guidi,Tommado Trini, Sebastiano Grasso, Marisa Vescovo, Roberto Sanesi, Riccardo Barletta, Anna Caterina Bellati, Boris Brollo, Emma Gravagnuolo, Giorgio Segato, Enzo Di Martino, Virginia Baradel, Paolo Levi, Paolo Fontanesi, Angelo Mistrangelo, Guido Perocco, Paolo Rizzi, Enrico Tantucci, Toni Toniato, Richard Rognet, Andrea Zanzotto.

Un video su Ferruccio Gard (da YOUTUBE)

Collezioni pubbliche.

Opere di Ferruccio Gard si trovano in collezioni private e pubbliche di tutto il mondo.

Fra le collezioni pubbliche(al 2013):

Biennale di Venezia, ASAC, Archivio storico delle arti contemporanee; Venezia, Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte moderna; Tome (Giappone), Satoru Sato Art Museum; MACBA, Museo de Arte Contemporàneo de Buenos Aires; Verona, Galleria Comunale d’Arte  Moderna e Contemporanea “ Achille Forti”; Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa; Saarlouis (Germania), Atelier im Museum Haus Ludwig; Padova, Musei Civici; Ravenna, Pinacoteca Comunale d’arte Moderna e Contemporanea “ Città di Ravenna”; Chatillon (AO), Castello Gamba, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della Regione Autonoma Valle d’Aosta; Cortina d’Ampezzo (BL), Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Mario Rimoldi”; Pescara, Fondazione Museo Delle Genti d’Abruzzo; Torino, Collezione Bolaffi; Còrdoba (Argentina), Istituto italiano di Cultura; Sulmona (Aq), Pinacoteca Comunale d ‘Arte Moderna e Contemporanea; San Martino di Lupari (Pd): M.A.C.U.A.  Museo Civico d’Arte Contemporanea “Umbro Apollonio”, sul costruttivismo italiano e internazionale; Conegliano Veneto (TV), Fondazione Palazzo Sarcinelli, a cura di Marco Goldin; Francavilla al Mare (Chieti),Mu-Mi, Museo Michetti; Pieve di Cento (BO), Magi ‘900, Museo delle generazioni italiane del ‘900 “ G. Bargellini”; Treviso, Museo Civico di Santa Caterina; Caorle (Venezia), Scogliera viva; Brescia, Contemporary Art Center Gianfranco Bonomi; Mercatello sul Metauro (Pesaro e Urbino), Civico Museo d’Arte Contemporanea; Museo Epicentro (Messina); Ebene Reichenau (Austria), Museo Nockberge di Arte Contemporanea; Vicenza, Pinacoteca Comunale; Pinacoteca Banca Popolare di Vicenza; Treviso, Collezione Fondazione Cassamarca; Padova, Collezione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Trissino ( VI), Pinacoteca civica; Potenza, Collezione Consiglio Regionale; Vasto ( Chieti), Museo Civico; Fregene (Roma), Museo Pianeta Azzurro, Centro internazionale di scultura; Spilimbergo (PN), Civica Quadreria d’arte moderna e contemporanea “Tono Zancanaro”; Arpino (Frosinone), Museo della Fondazione Mastroianni, Castello di Ladislao; Pieve di Soligo (Treviso), Pinacoteca “Naibo”; Modena, Fondazione Zocca, Young Museum Italy; Albano di Lucania (PZ), Museo del giocattolo; Torre Di Mosto (Venezia), Museo del Paesaggio; Atessa (Chieti), Museo Ate, ex chiesa di San Pietro, mostra permanente “ I colori dell’acqua”;  Salta (Argentina), La Iglesia de los Angeles, La Calendaria, Estansia El Milagro.

da: http://it.wikipedia.org/wiki/Ferruccio_Gard

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