“ ATTIMI PRIMA DELLA TEMPESTA “
Udii un rombo in un silenzio incantato
Tracimano le nuvole dentro altre nuvole
Gli odori svaniscono
I colori si amplificano fino a diventare corpi
Una leggera brezza annuncia che è arrivato il momento
Spalanco gli occhi e mi sento parte di quella natura,
dove la ragione cede il passo alla bellezza tenebrosa e solenne
L’uomo è debole poiché subisce quel fascino oscuro,
ma al tempo stesso grida gioia perché da quel nulla da alito al sentimento
Le luci abbagliano poi urlano e poi spaventano
Tutto coincide nel suo perpetuo divenire
Non si vede più nulla
Solo il frastuono della pioggia che sgorga copiosa senza nome.